La biblio-mediateca Ethos e Nomos, per intento dei suoi ideatori Giustino Gatti e Marisa Lembo, vuole essere un cenacolo propositivo etico-civile prima che culturale, in cui cittadini di buona volontà, attraverso cultura e dialettica, scienza e coscienza, esercitino azioni positive, ispirate al principio di sussidiarietà della nostra Legge delle leggi, la Costituzione, ancora oggi programmatica e in parte inattuata, nonché alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, alla promozione di pari opportunità e diritti dei soggetti più deboli, specie minori. Ciò in nome di una coesione sociale, di una concordia ordinum, perseguita in occasioni concrete di conoscenza, di confronto e dialogo, di proposte legislative, di esempio civico, di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale identitario e dell’ambiente, specie in riferimento all’art. 9 della Costituzione e al Preambolo della Convenzione Europea del Paesaggio (“il paesaggio è un elemento chiave del benessere individuale e sociale. La sua protezione, gestione e pianificazione comportano diritti e responsabilità per tutti”).
Sentiamo il dovere di un’effettiva partecipazione democratica di tutti (art. 3 Costituzione) al miglioramento della res publica, se condividiamo l’affermazione di Gramsci “odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano”, o quella di Apocalisse 3, 16 “poiché sei tiepido, anzi né caldo né freddo, sto per vomitarti dalla mia bocca”.
Sempre vivo e ancora fruttuoso, infatti, è il magistero civile e morale del grande mecenate avv. Gerardo Marotta, fondatore dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici – cui il figlio Massimiliano sta dando degno seguito – e dell’Assise di palazzo Marigliano. La partecipazione pluridecennale a queste libere accademie di scienze e di alta formazione umana, Democratica e Politica, ha illuminato un percorso, ha rigenerato un sistema di valori laici, di cui in molti ci sentiamo eredi. È dunque obiettivo primario favorire la conoscenza delle basi storiche, filosofiche, politiche, sociali ed economiche della democrazia costituzionale.
La biblio-mediateca Ethos e Nomos, insomma, vuole riferirsi già nel nome ai valori fondanti di ogni comunità civile e rendere su tal traccia, insieme a molti intellettuali, un servizio di giustizia e promozione sociale, attraverso beni primari come la Cultura, la Conoscenza, l’Arte e la Bellezza, la Natura e la Solidarietà, cioè attraverso l’esercizio quotidiano dell’Ethos, dell’etica, delle buone pratiche, della gratuità e dell’accoglienza, e del Nomos, della Legge, della Regola, della Norma istituzionale, della Costituzione.
Ethos e Nomos vuole essere un crocevia di culture, di saperi, di esperienze, di confronto dialettico fra conoscenze formali e informali, fra casi di studio scientifico, tecnologico, filosofico, storico, simbolico, religioso, gnostico, filologico, etnoantropologico, politico. Un centro di lettura, di esegesi, di istruzione, un laboratorio di idee, un microcosmo valoriale, una libera accademia di ricerca, di proposte argomentate, di metodi, di nuove impostazioni didattico-educative, grazie alla quale l’esperienza personale si collochi in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività, dell’ambiente e del lavoro.
La ricchezza semantica dei due termini eponimi è sconfinata, ma qui evocata nella più semplice e ordinaria accezione; tuttavia chi volesse approfondirne la polisemicità degli etimi può dialogare, in sede, sul tema.
Ethos e Nomos